Un’intima serata a proposito di Giuda

29 novembre 2017 by

Il 22 novembre le Desperate Readers, partigianojohnny incluso, si sono ritrovate per parlare di Giuda di Amos Oz. Il libro è stato apprezzato dalla maggior parte dei partecipanti, soprattutto per la scrittura avvincente. C’è chi ha amato la rilettura (riscrittura) della figura di Giuda, chi l’ha analizzata alla luce dei Vangeli apocrifi e chi invece l’ha rifiutata in quanto troppo distante dalla figura del catechismo cattolico.

A qualcuno braciil libro non è piaciuto, c’è chi nella lettura ha idealmente messo da parte l’apporto religioso, c’è chi non l’ha proprio letto. Nel complesso il libro è stato apprezzato, ma soprattutto la discussione è stata pacata, ognuno ha avuto i propri tempi, senza nessuna interruzione, chiunque ne avesse voglia ha espresso la propria opinione. Ora, direte voi, tutte cose normali in un gruppo di lettura. Sì, ma quando mancano, quanto mancano! L’auspicio è che le prossime riunioni seguano questo bel filo conduttore di rispetto dei tempi e delle parole altrui, ma anche di trovare sempre tanta ricchezza nelle parole che leggiamo.

L’appuntamento è per il 20 dicembre per parlare de Le braci di Sandor Marai, ma anche per mangiare insieme la pizza e scambiarci i consueti regali-libri di Natale.

Vi aspettiamo.

Io non mi chiamo Miriam

26 ottobre 2017 by

Ieri sera le Desperate readers si sono riunite per parlare di “Io non mi chiamo Miriam” di Majgull Axelsson che racconta la storia di una donna che Io-non-mi-chiamo-Miriamal suo ottancinquesimo compleanno dice ai suoi parenti di non chiamarsi Miriam, spalancando la porta dei ricordi di sopravvisuta ai campi di concentramento dov’era chiusa in quanto Rom. La ragazzina, una volta arrivata in Svezia, assume l’identità di una ragazza morta che invece era ebrea, senza svelare mai questa verità a nessuno, nemmeno al marito. Affiderà questa rivelazione alla nipote, intessendo una storia di persecuzoni ancora attuali, una storia di flaskhback tragici, di identità e di sopravvivenza. A molte di noi è piaciuto, ad alcune non ha convinto fino in fondo, altre l’hanno rifiutato come posticcio.

Nel dettaglio: c’è chi ha sentito che la scrittrice parlava di esperienze mai vissute, chi addirittura lamentava il fatto che indugiasse sui ricordi della prigionia nei campi di sterminio, chi trovava invece intenso, ma sopportabile il racconto, nel senso che dove invece molto spesso l’angoscia avrebbe preso il sopravvento impedendo di leggere oltre, questa scrittrice ha saputo raccontare in modo sopportabile anche le storie più atroci. Missmorland ha parlato dell’intervista fatta alla scrittrice all’epoca della presentazione italiana del libro, della curiosità di scoprire perchè proprio nella cittadina più religiosa (cattolica) della Svezia, le persone fossero tanto determinate nel perseguitare i Rom, dell’identità (la sua costruzione) e dell’attualità del Male, del razzismo, di questo capitolo di storia che evidentemnte non ci ha insegnato abbastanza.Giuda

Vi invitiamo a farvi una vostra idea e, se ne avete voglia, condividerla con noi.

Il prossimo incontro sarà mercoledì 22 novembre alle 21.00 per parlare di “Giuda” di Amos Oz.

Vita sessuale ed estate ed è subito rotocalco

9 giugno 2016 by

Mentre invece non è proprio così, ma andiamo con calma.

Cosa ci siamo persi in questi tempi concitati? Dunque, diciamo subito che a maggio abbiamo incontrato il gruppo di lettura di Busnago: Booksnago e all’incontro eravamo tantissimi! Ci siamo raccontati le rispettive storie e le letture che abbiamo preferito, ovviamente abbiamo bevuto il tè e abbiamo mangiato i muffin (vegani) di Diana che, altrettanto ovviamente, erano squisiti. Ci eravamo incontratilbuiooltrelasiepei per parlare de Il buio oltre la siepe di Harper Lee, ci siamo dette “è un classico, l’avranno letto ormai tutti” e invece no e, in occasione della morte dell’autrice, l’abbiamo preso dagli scaffali e ce lo siamo letto, due gruppi di lettura in contemporanea. Ora, immaginate 30 persone circa e non compagni di classe, intente a leggere questo romanzo del 1960, molte delle quali lo leggevano per la prima volta. Dal banco prestiti della biblioteca abbiamo ascoltato queste frasi “l’ho appena iniziato e la scrittura è magnifica”, “i personaggi! che personaggi! e che bei nomi!”, “ma come ho fatto a non leggerlo fino ad ora” (questa l’abbiamo sia detta che ascoltata, piccolo coming out). E infatti il parere è stato unanime e positivo sul libro di Harper Lee che nel 1960 scrive del razzismo degli Stati del Sud (USA) degli anni ’30 e lo fa con le parole e gli occhi di una bambina, ma una bambina che ha un padre che è logos, ragione, che fa luce su quel buio oltre la siepe del pregiudizio. La storia è nota, un uomo afroamericano viene accusato di stupro, Atticus lo difende, ma l’opinione pubblica ha già il suo mostro e ciò non rende altro che Atticus un traditore della “razza bianca”, è una vicenda di odio razziale che cova nell’ignoranza e nella paura ed è… così attuale, mancavano solo i social media. La triangolazione paura, ignoranza, razzismo può solo generare odio verso esseri umani che smettono di essere visti come tali e l’incontro con questo libro di sicuro aiuta nella lettura del presente. E grazie al gdl Booksnago per essere venuto a condividere le impressioni di lettura con noi.

Piccolo passo indietro, a marzo abbiamo parlato di Ian McEwan e del suo La ballata di Adam Henry che ha come protagonista una giudice di altissimo livello che affronta scelte etiche molto pesanti, come quella che riguarda il giovane Adam Henry. Adam è un ragazzo sulla soglia dei 18 anni, ricoverato in ospedale in attesa di trasfusione, ma lui e la sua famiglia sono Testimoni di Geova e rifiutano la trasfusione che gli salverebbe la vita, così l’ospedale consulta il tribunale e la giudice Fiona Maye, la nostra protagonista. Diciamo pure che il verdetto dal nostro punto di vista è scontato, ma non così la strada per arrivare a scriverlo. Entrare nella vita e nella mente (e nel cuore) di una giudice è un viaggio inaspettato dove l’etica non può prescindere dal vissuto, dall’educazione e dalla formazione personali, dove si agisce però per il bene altrui e comune, dove a guidare l’operato non sono le pulsioni. Siamo ad anni-luce dall’Alabama racconta da Harper Lee, ma sempre alla prese con questi leggendari personaggi dall’etica… superiore? allenata? Non saprei.

E veniamo all’incontro del 7 giugno, accompagnato dal consueto “tempo da lupi”. Il titolo era stato proposto dal gdl Booksnago: L’inconfondibile tristezza della torta al limone di Aimee Bender. Immaginate di addentare una soffice e invitante torta preparata da vostra madre, magari ve la siete pregustata per tutto il pranzo e finalmente vi viene servita su un bel piatto. La assaggiate e, orrore!, sa di angoscia e tristezza. Bene, la bambina protagonista di questo romanzo possiede questo dono-condanna: può sentire lo stato d’animo di chi ha preparato il cibo che mangia. aimeebenderMa le stranezze di questa famiglia borghese apparentemente normale (brrr) non si risolvono in questa cibopatia, infatti il fratello di Rose evita così tanto il mondo esterno da preferirgli l’intima connessione con i mobili di camera propria. Se da un lato le apparenze si infrangono sotto agli incisivi di una figlia che capisce la propria madre solo assaggiandone l’intima e nascosta tristezza, dall’altro diventare letteralmente tappezzeria pare preferibile a vivere. Detto questo, il libro non è piaciuto affatto o molto poco alle Desperate readers (i due uomini hanno proprio snobbato la lettura), vuoi perchè poco sostanzioso, vuoi perchè troppo prolisso nelle descrizioni, vuoi perchè addirittura “un po’ Kinsella”, queste le motivazioni uscite dalla discussione. Voci fuori dal coro ne avevamo eh, questo della Bender è un libro spiazzante e che svela il surreale celato sotto la banalità della normalità. Ad alcune di noi il libro è piaciuto veramente tanto. A tutti è piaciuta la torta, al cioccolato, preparata da Diana, nessuno vi ha riscontrato tracce di tristezza, anzi, è stata fotografata in quanto anche molto molto bella.

Estate e sesso, si diceva? Bè, certo. A parte l’invito a leggere il racconto della Bender contenuto nella raccolta Grida il mio nome in cui la biblioteca diventa luogo di incontri meno paludati dei nostri, il librone che ha ricevuto il maggior numero di voti per la pausa estiva è stato pennac_dirittiquello di Bianca Pitzorno, La vita sessuale dei nostri antenati. A corollario di questo sono stati proposti altri tre agili libretti:  Colorado Kid di Stephen King, Tango a Instanbul di Esmaham Aykol e Una scrittura femminile azzurro pallido di Franz Werfel (questo titolo è stato proposto contemporaneamente da Anna e da Antonella senza che l’una sapesse dell’altra, lo dico per rispettare la coincidenza). E dal momento che la lettura è un piacere, rispettiamo i diritti del lettore sanciti da Pennac etc.: il librone della Pitzorno è OBBLIGATORIO ehehehe

Buona estate e ci rivediamo il 20 settembre alle 21.00, grazie di tutto!

 

Prossimo incontro e prossimo libro

19 Maggio 2016 by

In attesa di un aggiornamento un po’ più sostanzioso, vi informiamo che il prossimo incontro dei Desperate Readers sarà martedì 7 giugno alle ore 21.

torta

Il libro che abbiamo scelto, grazie al suggerimento di una lettrice del BOOKsnago (il gruppo di lettura della biblioteca di Busnago) è “L’inconfondibile tristezza  della torta   al limone” dell’autrice americana  Aimee Bender.

Sarà l’ultimo incontro prima della pausa estiva, per cui iniziate a pensare a quali libri proporre! 🙂

Appuntamento quindi al 7 giugno e buona lettura a tutte e tutti!

 

Vera scrittrice

26 febbraio 2016 by

Martedì 23 febbraio ci siamo ritrovate con una persona nuova nel nostro gruppo: benvenuta Iva. Abbiamo discusso de I casi dimenticati di Kate Atkinson proposto dal partigianojohnny ed è successo un fatto strano assai. Nella discussione, breve per altro, la primavera si è fatta sentire e le desperate readers (più un desperate) erano stanchissime, tutte tessevano le lodi del libro, ma alla fine questo I casi dimenticati non ha ricevuto questi gran voti, purtroppo. Dico purtroppo e qui la partigiana sono io che ho amato il libro e ormai sono all’idolatria per la sua scrittrice, definita “vera” nel titolo perchè continua a ricordarmi (sono al suo terzo libro ormai), la serie tv True detective , scritta da Nic Pizzolatto; la capacità di tratteggiare personaggi così sfaccettati e veri, nelle vite dei quali è bellissimo immergersi, la narrazione che procede, si ferma per darci lo spaccato di vita del nuovo personaggio e riprende, la facilità con cui ci si innamora di questi Jackson Brodie, Louise Monroe (ma anche Rust Cohle, Bezzerides o Velcoro per tornare su True Detective). Sembra invece che alcune lettrici abbiano trovato difficile seguire l’intreccio giallo proprio per questi excursus nelle vite dei personaggi e questo le abbia lasciate un poballata_adamhenry‘ spiazzate. In caso di entusiasmo segnalo il seguito: Un colpo di fortuna.

Durante la serata è stato proposto di ritrovarci con altri gruppi di lettura, ricambieremo la visita degli Impavidi lettori di Vimodrone e, per scegliere il libro insieme, apriremo una discussione su questo blog. A fine maggio invece incontreremo il gruppo della Biblioteca di Busnago per discutere de Il buio oltre la siepe per ricordare Harper Lee, da poco scomparsa. E così abbiamo ricordato brionytallis, la Patri, ed è sceso un velo di malinconia, ognuna l’ha ricordata: i giochi che proponeva per parlare di un libro, come teneva il gruppo nelle discussioni, quanto ci manca e quanto ce la ricordiamo bene. Non è un caso che il libro più votato sia stato un libro di McEwan, il suo scrittore preferito, La ballata di Adam Henry.

Il prossimo incontro sarà il 29 marzo alle 21.00 per parlare de La ballata di Adam Henry.

 

 

Siamo tornate, ma senza essercene mai andate

12 febbraio 2016 by

Nel senso che gli incontri del gruppo di lettura sono continuati, ma il blog ne è rimasto all’oscuro, solo vita vera. In effetti, però, è bello condividere anche con chi non partecipa al nostro gruppo di lettura le nostre discussioni sui libri e quindi rieccoci.

A gennaio ci siamo incontrati per parlare di Follie di Brooklyn di Paul Auster che è piaciuto a tutte con la sola eccezione del partigianojohnny che si è prodigato in un “uno contro tutti” veramente tenace, pur non avendo finito di leggere il romanzo. La critica era la scarsa verisimiglianza dcasidimenticatijpegel romanzo a cui hanno controbattuto strenuamente tutte le desperate readers, capeggiate da Antonella. Personalmente condivido l’altra osservazione del partigiano secondo cui il romanzo di Paul Auster non emoziona, è un libro intellettuale e non di cuore, ma non tutti i libri devono per forza emozionare, o no? In ogni caso, il romanzo è piaciuto molto, sull’alto livello della scrittura tutte e tutti erano concordi.

Da qui a marzo leggeremo I casi dimenticati di Kate Atkinson, proposto dal partigianojohnny e ne parleremo martedì 23 febbraio, alle 21.00.

A presto!

 

tra libri e torta paesana

30 settembre 2015 by

Ieri sera i Desperate Readers si sono incontrati dopo la lunga pausa estiva.

Dopo aver dato il benvenuto ad una nuova lettrice disperata (ciao Roberta!) , abbiamo parlato a lungo di ‘ Scrittura cuneiforme’ di K.Abdolah e ‘ L’attentatrice’ di Y. Khadra.

Due libri molto diversi, non sempre facili da leggere, ma che avevano comunque qualche elemento in comune e che hanno aperto interessanti discussioni e riflessioni sulla nostra attualità.

Chiacchierando siamo passati a parlare dei libri letti durante l’estate e, di conseguenza, alle proposte per il prossimo incontro…il tutto mentre mangiavamo di gusto un’ottima torta di latte preparata proprio per noi dal marito di Simona 🙂

Ecco i libri proposti:

Abulhawa, ‘ Ogni mattina a Jenin’

Coetzee, ‘Slow Man’

FLynn, ‘L’amore bugiardo’

Fitzgerald, ‘Tenera è la notte’

Koontz, ‘ Il bravo ragazzo’

Con 54 voti ha vinto il libro del sudafricano Coetzee, vincitore nel 2003 del Premio Nobel per la letteratura.

slowpNella motivazione del premio, l’Accademia svedese ha dichiarato “I racconti di John Maxwell Coetzee sono caratterizzati da una composizione ben articolata, ricca di dialogo e analiticamente brillante”. La sua opera “tra molteplici travestimenti espone la sconcertante complicità dell’alienazione” e “descrive il sorprendente ruolo degli outsider nella storia”.

Siete curiosi? Ne parleremo martedì 3 novembre, alle ore 21 in biblioteca.

Intanto: buona lettura!

L’estate dei Desperate Readers: compiti per le vacanze

17 giugno 2015 by

Ieri sera i Desperate Readers si sono incontrati come sempre in biblioteca, in una serate più settembrina che estiva,. Ma a questo siamo ben abituati… 🙂

L’incontro ha avuto, per diverse ragioni, un’atmosfera un po’ diversa dal solito. Innanzitutto era l’ultimo incontro prima delle vacanze estive e, anche se per molti (ma non per tutti) di noi la scuola è un ricordo piuttosto lontano, giugno ha sempre il sapore di fine anno e di festa.

Inoltre, quasi nessuno è riuscito a finire il libro, per cui, dopo aver parlato in generale dell’autore e delle impressioni di ognuno rispetto alla storia e all’atmosfera descritta, dopo aver sottolineato l’accurata e approfondita ricerca storica che sta alla base di “La caduta dei giganti” di Ken Follett, siamo passati alle proposte per l’estate.

Per le vacanze estive abbiamo deciso di ripescare alcuni dei titoli che si erano classificati al secondo posto nelle nostre classifiche dell’anno appena trascorso, da settembre a maggio. Questi romanzi, aggiunti ad alcune proposte “fresche”, hanno prodotto questa lista:

– “Quando l’automobile uccise la cavalleria” di G. Caponetti

– “Ragazze di campagna” di E. O’Brien

– “L’attentatrice” di Y. Khadra

– “Sognavo l’Africa” di K. Gallman

– “Healey “ Elizabeth è scomparsa” di E. Healey

– “Scrittura cuneiforme” di K. Abdolah

Dal momento che l’estate è lunga, il prossimo incontro sarà a fine settembre e visto che i Desperate Readers non possono rimanere a lungo senza un libro in cui infilare il naso, abbiamo deciso di leggere due romanzi tra quelli proposti. Due sono “obbligatori” e il resto è facoltativo 🙂

Le votazioni hanno decretato che i libri oggligatori per l’estate saranno… (rullo di tamburi)…

“Scrittura cuneiforme” di K. Abdolah ( 37 voti)

e

“L’attentatrice” di Y. Khadra (40 voti)

Questa estate andiamo quindi in Medio Oriente, e ci rivediamo MARTEDI 29 SETTEMBRE.

Buon viaggio, buona estate e, soprattutto, BUON LETTURE! 🙂

atentascrittura

Il Natale dei Desperate Readers

12 dicembre 2014 by

Il prossimo incontro del Gruppo di Lettura DESPERATE READERS sarà mercoledì 17 dicembre, alle ore 21, come sempre in biblioteca.
Parleremo del libro del mese ( ‘Hotel Bosforo’ di E. Aykol), e festeggeremo insieme il Natale scambiandoci gli ormai tradizionali pacchetti anonimi, che contengono libri, chiaramente 🙂
E’ una buona occas
ione per partecipare anche per chi non è mai venuto a trovarci…siete tutti i benvenuti! libri

Jane, Beatrix e le altre

23 Maggio 2014 by

Ebbene e’ arrivato il tanto atteso incontro. Tanto atteso dalle bibliotecarie, intendo. E si e’ parlato di Miss Charity di Marie-Aude Murail con nuove ospiti venute per l’occasione al nostro gruppo di lettura e che speriamo tornino ancora al nostro prossimo incontro.

C’era ovviamente il tifo organizzato, o meglio, sarebbe stato davvero organizzato se ci fosse stata Patrizia aka brionytallis! Ci siamo chieste che cosa avrebbe escogitato per questa serata all’insegna delle nostre eroine: Jane Austen e Beatrix Potter. Di certo cose fantastiche. Ci manca tanto Patrizia.

Eppure l’insospettabile e’ accaduto: c’erano le detrattrici del libro! (Gli uomini o non hanno aperto il libro o l’hanno chiuso dopo 50 pagine scarse). Rimproverando alla Murail una certa banalita’ nell’intreccio, prevedibilita’ nella storia e saccheggio incontrollato sia di Jane Austen che di Beatrix Potter, queste donne dal pollice verso hanno stroncato l’opera della scrittrice francese senza lasciare adito a dubbi.

Ancora una volta amore e odio. Amore per gli omaggi palesi alle due scrittrici e alla letteratura inglese, per i personaggi ben costruiti, per la grande ironia che pervade tutto il romanzo, per l’incitamento alle fanciulle a non farsi mettere da parte negli ambiti che sembrano essere connotati esclusivamente al maschile (discorso quanto mai moderno). Odio per i motivi sopra citati. La discussione si chiude con i muffin vegani di Missmorland, deliziosi e per il prossimo incontro si decide di omaggiare Gabriel Garcia Marquez, scomparso di recente.

Appuntamento al 24 giugno con L’amore ai tempi del colera, vi aspettiamo!